lunedì 14 settembre 2009

come alle medie


Vorrei un tempo pieno. Che tutte le occasioni possibili fossero sfruttate, spremute. Vorrei che da qui a quel giorno fantomatico che accenderà il fuoco sulle foglie morte dell'autunno, il tempo si riempisse di momenti. Un autunno dolciastro. Vorrei partire per il tour carico di certezze, sapere cosa lascio e cosa ritroverò nei giorni del ritorno occasionale. C'è chi ha bisogno di una lunga frequentazione, e chi non ha pazienza perché pensa di non avere tempo a sufficienza. Il calendario strappa i fogli velocemente. Il rischio è quello di sembrare troppo frettoloso, di mettere paura, ansia, di forzare gli eventi. Il rischio è quello di vivere ogni mancato momento come una sconfitta, come una resa all'inesorabile incertezza del futuro. Una brutta bestiaccia, questa fretta che la solitudine interrotta ti mette addosso. Come sempre, devo imparare la pazienza. E a non farmi troppe seghe mentali.

Nessun commento:

Posta un commento