
Il panchinismo non è un movimento, è un modo d'essere e di vivere lo spazio della vita; esso nasce dalla necessità di prendersi il tempo necessario a riflettere sul da farsi e si concretizza quindi come valorizzazione di quegli elementi dell'arredo urbano che più comunemente chiamiamo panchine. Sarebbe facile chiamarlo pigrizia, ma non si può semplicemente categorizzarla come vizio o caratteristica della personalità. Il panchinista ama sfruttare le opportunità dello spazio intorno a sé, godere dell'atmosfera diafana ma piena che aleggia intorno alla panchina, chiudere gli occhi sdraiato sulle dure assi, o i duri marmi, o anche solo sedersi e poggiare la sua spina sul rigido schienale, quando ve ne fosse uno, e stare. Il panchinismo è una filosofia dello stare. Ha a che fare con l'essere hic et nunc come presupposto del futurus. Perché ci vuole un sano riposo delle menti, sempre.