giovedì 28 gennaio 2010

my family's role in the world revolution*

Io ho bisogno di una rivoluzione. Una rivoluzione del pensiero, che scenda in piazza in silenzio. Che cambi la mente. Da lì parte tutto. Per iniziarla, ho bisogno di un esilio, di una latitanza. La lotta ha diverse fasi: la creazione di un codice comprensibile solo a chi ne fa parte, la guerriglia, la latitanza e la prigionia. Il codice ce l'ho. La guerriglia è quotidiana, si chiama militanza. È ora di andarsene, di scomparire. E da lontano osservare, imparare, crescere, organizzare, per poi tornare. Alla rivoluzione.

*canzone dei Beirut, da 'Lon Gisland', 2007

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